Ritrovo alle 9.30 da Davide, carichiamo le tavole sul furgone e si parte. Direzione Andora, nel ponente ligure. Causa diluvio e code arriviamo all'una. Sonno. Freddino e rumore di macchine che passano sull'aurelia a due metri da noi. Sveglia, piove ancora, caffè e Kinder Delice, mettersi la muta sotto l'acqua, a piedi nudi guadare le due pozzanghere che ci separano dalla strada, corriamo attraverso il lungomare e poi in spiaggia. Fa freddo, ci sono dieci gradi, i piedi già quasi non li sento più... Stretching e corsetta.. Ok.. Entriamo.. Prima onda in faccia, ma io cosa ci faccio qui?? Inizio a chiedermelo, poi arriva un set, mi giro, remo, parto... La mano stricia sulla parete dell'onda e tutto il resto non conta più niente.. Niente il freddo... Niente la pioggia... Niente la stanchezza... Solo l'onda che ti spinge veloce...
Ora è martedì.. E tutto questo, mentre stamattina pedalavo sotto la pioggia per andre in uni, è già diventat o un ricordo..
eh la madonnaaaaaa, che triste questo post!!!!!!!!! ora piango! :P
RispondiEliminadai che di lunedí cene sono e ce ne saranno sempre tanti!!!!!! contento?????
Ma... Non so come mai mi è uscito così triste... Sarà che pioveva anche qui a milano e pedalare nel traffico fino in uni non mi stimola come surfare :)
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