lunedì 20 agosto 2012

Via delle Bocchette - Sentiero Benini


Questo fine settimana abbiamo approfittato dei due giorni di riposo di Giulia per andare in montagna. Meta le Bocchette del Brenta, sopra Madonna di Campiglio.


Ci sarebbe piaciuto attraversarle tutte, ma un po visto il poco tempo a disposizione e soprattutto vista la nostra scarsa preparazione fisica (ho un mal di gambe PAZZESCO!) abbiamo optato per percorrere solo il primo tratto. Partenza dal passo del Grostè, raggiungibile con l'omonimo cabinovia da Madonna di Campiglio), seguendo la via Ferrata Alfredo Benini per arrivare al rifugio Tuckett, pernottamento in loco e discesa il giorno seguente per la via normale al Grostè.

La via è spettacolare, si attraversa dapprima una morena glaciale, poi un infinita serie di cenge molto aeree, attrezzate molto bene nei punti più strapiombanti, anche se personalmente in alcuni passaggi ho sentito la mancanza del cavo, non tanto perchè fosse necessario alla progressione ma soprattutto perchè io e i sentieri esposti come questo non andiamo troppo d'accordo.


 Il sentiero ci porta esattamente sotto Cima Falkner, raggiungibile tramite una piccola deviazione non attrezzata che noi abbiamo deciso di non percorrere. Da li si scende per una sessantina di metri su rocce attrezzate per poi proseguire il traverso sulle tipiche cenge dolomitiche che ci portano fino alla Bocca di Vallesinella.

Da qui si hanno due opzioni, proseguire sulla Via delle Bocchette fino alla Bocca del Tuckett e scendere dal sottostante canalone (più impegnativo inquanto questo è praticamente sempre innevato) o, come abbiamo fatto noi, seguire il Sentiero attrezzato Dallagiacoma che attraverso un ghiaione prima e rocce attrezzate poi fa perdere rapidamente quota fino a ricongiungersi con l'altra via poco prima del rifugio Tuckett.

E' un giro veramente bello, non particolarmente difficile dal punto di vista tecnico anche se è necessario (come sempre del resto) prestare la massima attenzione. Per compiere tutto il giro noi abbiamo impiegato poco meno di 7 ore, contro le 4 dichiarate dalla guida, un po' perchè non siamo troppo esperti un po' perchè non siamo molto allenati, quindi tenete conto di camminare un po prima di affrontare questo percorso.

Una volta raggiunto il rifugio Tuckett le vie percorribili sono moltissime, da li infatti si può proseguire sulla via delle Bocchette Alte o sul meno impegnativo sentiero Osvaldo Orsi verso il rifugio Pedrotti, oppure attraversare il sentiero attrezzato Sosat verso il rifugio Alimonta, così come scendere direttamente a Madonna di Campiglio passando dal rifugio Vallesinella o tornare al passo del Grostè sul sentiero normale.



Ma basta con le parole, le foto le trovate qui.

2 commenti:

  1. ciao
    mi sembra di essere la zia Maria che ricorda i suoi tempi delle montagne ...
    eppure al Tuckett ho dormito , si fa per dire, tante volte quando ancora tu non eri nato .
    mi piacerebbe ritornarci ma ho paura che l'eliambulanza non arrivi in tempo.
    Claudio

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  2. Bhe al Tuckett si arriva anche con un non troppo arduo sentiero di un'oretta e mezza dalla funivia del grostè... non c'è tanto saliscendi!

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