Per la seconda ci siamo spostati a Abu Kararim, tradotto dall'arabo significa "Il padre di tutti i buchi". Comme dicono qui: Azza Gamila, bell'immersione, veramente molto bella. Un reef che appoggia su un pianoro di quindici metri, traforata da tunnel che si aprono in stanza spaziose, che si stringono fino a non passarci quasi e che ti portano fino alla laguna interna, coi suoi mille colori e la sabbia bianchissima. Il tutto per poi infilarti nel reef e tornare in mare per venire accolti da un pesce napoleone lungo un metro e mezzo e fin troppo socievole. Settantasei minuti sott'acqua che sono volati.
Ora stiamo navigando verso nord, ci fermeremo nella zona di Sattaya, più precisamente a Dolphin Reef, per la terza immersione e la notturna. Siamo arrivati alle tre e mezza e subito ci siamo tuffati per la terza immersione, non fonda ma su uno stupendo giardino di coralli duri, talmente bello che sembrava quasi finto. Mentre ci passavamo sopra abbiamo una torpedine. Strano vederla nuotare sul reef, ma quasi tenera nel suo lento procedere, tentanto di allontanarsi... Appena lasciata, Ahmed ci chiama per indicarci qualcosa... Ma cosa? Dopo un cinque minuti circa lo vediamo, un pesce pietra perfettamente mimetizzato.
Alle 6.30, di pomeriggio questa volta, siamo pronti per la notturna, giusto un bel giretto sul pianoro alla ricerca di gamberetti, granchi e belle foto scortati da una fila di lionfish. E ora dopo cena, siamo sul ponte a guardare le stelle e ad aspettare almeno le 10 per andare a letto.
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