venerdì 8 aprile 2011

Red Sea: Day 6

Come al solito sveglia alle 6 e colazione leggera. Stamattina ripetiamo l'immersione a Maksur nord. Siamo motivatissimi a trovare gli squali. Ciro e Dante ci abbandonano per unirsi all'altro gruppo che si tufferà a Maksur sud, un immersione tendenzialmente più tranquilla. Io, Claudio, Lorenzo, Riccardo, Annalisa e Ahmed saliamo sul gommone e partiamo. Per il breve tragitto siamo accompagnati da una coppia di stenelle che ci giocano di fianco. Eccitatissimi ci buttiamo, e chiaramente come tocchiamo l'acqua, loro spariscono. Li vediamo solo per dieci secondi. Iniziamo a scendere lungo il reef, su un plateau che dai 20 ci accompagna fino ai 30 metri dalla superficie. Li ci buttiamo dal drop-off e veloci raggiungiamo i 50 metri dove rimaniamo sospesi nel blu a guardare il mare aperto. Non passa niente e al 13° minuto ci riavvicinamo al reef per attraversare una grotta che dai 48 metri ci porterà ai 45 per iniziare la risalita. Arrivati all'ingresso della grotta vengo preso da vertigini, o giramenti di testa o... boh. Fatto sta che il reef ha iniziato a girarmi attorno. Mi sono subito spiaccicato sulla parete e in un minuto è passato tutto. Continuiamo la risalita passando in mezzo a un branco di barracuda e raggiungiamo la superficie. Li galleggiamo un quarto d'ora aspettando il gommone perchè Annalisa ha perso la macchina fotografica e la stanno cercando. Dopo averci recuperato, visto che si era perso anche il moschettone che la fissava al jacket, lei e Riccardo provano a scendere di nuovo e, botta di culo, la trovano appoggiata sul plateau.

Dopo la colazione, quella vera stavolta, ci spostiamo a Sha'ab Claudio per la seconda e ultima immersione. Questo reef prende il nome da un fotografo italiano che l'ha reso celebre con i suoi scatti, purtroppo non mi ricordo il cognome. È tutto traforato e offre dei giochi di luce fantastici e dei giardini di corallo indescrivibili. Solo che anche qui, stavolta dopo 40 minuti, vengo sorpreso dalle vertigini e quindi iniziamo il ritorno verso la barca. Così finisce, e non proprio benissimo, la nostra crociera.





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